LA SVEZIA PIONIERA NELLA PRODUZIONE DI BIOGAS

12 Febbraio 2015 • Fonti rinnovabili, Sostenibilità 1326 • di

In classe abbiamo compiuto un approfondimento riguardante il biogas, riferito alla realtà della città di Linkoping, in Svezia.
Il biogas è gas metano, che viene ottenuto da fermentazione anaerobica (senza ossigeno) di materiali organici: scarti di cibo, rifiuti organici, residui solidi di impianti fognari.
Il prodotto finale è uguale al gas naturale, energia non rinnovabile, invece il biogas proviene da materiali organici.
Il biogas è neutrale riguardo alle emissioni di CO2 , ma, con la coltivazione di prodotti usati per la sua produzione, si riduce la coltivazione finalizzata al cibo, il cui prezzo aumenta.
La produzione di biogas di nuova generazione si sta, perciò, concentrando sui soli materiali di scarto: come alghe, residui di legno nelle foreste, rifiuti organici.
Un esempio virtuoso è presente a Linköping. L’azienda energetica locale ha creato un sistema a ciclo chiuso, che limita lo spreco delle risorse. Il sistema è esemplificato dal tragitto dei “sacchetti verdi”.
I cittadini inseriscono i rifiuti organici in sacchetti verdi, raccolti dall’azienda, portati ad un impianto e smistati. I rifiuti generici vengono mandati all’inceneritore, recuperando l’energia presente nel materiale, mentre i rifiuti organici vengono pretrattati meccanicamente, sistemandoli in digestori anaerobici, dove dei microrganismi li trasformano in metano. Il gas prodotto viene poi mandato alle stazioni di servizio, per rifornire mezzi pubblici e privati. I residui solidi diventano fertilizzanti, venduti agli agricoltori, che coltiveranno prodotti, che finiranno sulla tavola dei consumatori, per poi ricominciare il ciclo.

Simone Faraci, Eleonora Giglio, Lina Landolfi e  Alicia Pardo,  III B

Questo articolo è stato pubblicato il 12 febbraio 2015 dalla edizione reggiana de Il Resto del Carlino in occasione del campionato di giornalismo “Cronisti in classe”.  Nella pagina prodotta dalla Scuola “Enrico Fermi” di Reggio Emilia si parla del successo della III D nel progetto “classe 2.0” e di una esperienza speciale per il Giorno della Memoria.
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