Speco di cibo: buttati soprattutto verdura, frutta, pane e pasta

17 Febbraio 2015 • Rifiuti, Sostenibilità 1282 • di

Il 5 febbraio scorso si è svolta la Seconda  Giornata Internazionale Contro lo Spreco Alimentare: iniziativa che intende contribuire alla diminuzione  degli sprechi di cibo, attraverso la sensibilizzazione delle famiglie e della popolazione in generale.
Durante la giornata sono stati forniti dati allarmanti, frutto delle ricerche di alcune associazioni, tra cui  la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura).
Risulta che in Italia ogni anno una famiglia scarta 49 chilogrammi di cibo, per un totale di 1,19 milioni di tonnellate di alimenti. Lo spreco, in termini economici, corrisponde a circa 7,65 miliardi di euro (316 euro per famiglia). In termini di peso gli sprechi maggiori riguardano la verdura (10,7 chilogrammi), seguita dalla frutta (9,9 chilogrammi), dal pane (9,1 chilogrammi) e dalla pasta (6,0 chilogrammi).
Dai dati forniti dalla Fao emerge un altro dato preoccupante, che sottolinea le conseguenze che lo spreco di cibo ha anche sull’ambiente: nel 2013 il cibo che è stato prodotto e non consumato ha rilasciato 3,3 miliardi di tonnellate di anidride carbonica con effetti molto pesanti sull’ambiente.
Dalla ricerca è emerso che chi consuma e spreca di più siamo noi giovani, ma di fronte a questi numeri non possiamo rimanere insensibili ed è un dovere cercare di fare la nostra parte nel rispetto del cibo.
E’ sbagliato, è ingiusto, è immorale questo comportamento, considerando anche che milioni di persone ogni giorno muoiono di fame.
Non stiamo quindi con le mani in mano, ma sforziamoci ad assumere buone abitudini.

Maria Vittoria Nocco II C

Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2015 dalla edizione reggiana de Il Resto del Carlino in occasione del campionato di giornalismo “Cronisti in classe”.
Nella pagina prodotta dalla Scuola “Leonardo da Vinci” di Reggio Emilia si parla anche di terrorismo, dei pericoi di internet e della sfida di Expo.
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