“Pensaci due volte prima di buttarmi”

15 Aprile 2015 • Notizie 1476 • di

“Buongiorno a tutti. Mi presento: sono una bottiglia di plastica. Dove dovrei essere adesso? Probabilmente mi dovrei trovare in un cassonetto dei rifiuti o trasformata in una lampada o in una cassetta in una panchina… No. Risposta sbagliata. Sono in mezzo al mare. Mar Mediterraneo più precisamente. In lontananza riesco a scorgere dei palazzi alti da cui escono sbuffi di fumo: bel panorama. Ho molti amici qua dentro al mare: Tina la lattina, Pietro il pezzo di vetro e Geppetto il sacchetto. Ormai è da anni che girovaghiamo su e giù per il mare. Ora che ci penso bene, è da un bel po’ che non vedo Geppetto il sacchetto. Probabilmente sarà stato mangiato da una tartaruga, che poveretta, potrebbe essere stata soffocata da quel piccolo oggetto. Ah, se solo quell’umano avesse buttato il povero Geppetto in un bidone invece di lasciarlo in mezzo al mare. Sapete, molti di voi, preferiscono lasciare noi “rifiuti” in mezzo a un prato su un sentiero di montagne o come nel mio caso nel mare, o peggio ancora, preferisce bruciare noi bottiglie di plastica. Ma se vi dicessi che la plastica bruciata rilascia una pericolosissima tossina estremamente inquinante e tossica? Meglio lasciarci in mezzo ad una strada, o come nel mio caso nel mare. Tanto ci mettiamo solo dai 100 ai 1000 anni per biodegradarci. Ed intanto cosa si fa durante questi secoli? Beh dipende dalle volte: alcune volte finiamo per ammazzare dei pesci, altre volte invece riusciamo ad arrivare fino in fondo ai nostri mille anni, per poi far disperdere tossine qua e la’. E se vi dicessi, che un uomo (si,si, un uomo come voi), con una bottiglia di plastica è riuscito a costruire una casetta per uccelli? Provate solo ad immaginare quante cose si possono fare con una semplicissima bottiglia di plastica. E voi ci chiamate rifiuti? Beh, questo è solo il mio parere. Il parere di una poverissima bottiglia di plastica ormai giunta alla fine. Eh già, è da quasi 1000 anni che girovago per il mare. Spero solo che in futuro ci saranno bottiglie di plastica che magari, più fortunate di me, possano trovare la loro fine in un cassonetto. Scommetto che a nessuno di voi piacerebbe essere lasciato nel mare ad aspettare la sua fine. A voi piacerebbe? No? Allora pensateci due volte prima di farlo con un “rifiuto”. Un giorno lontano, sono stato io l’oggetto ad averti portato l’acqua in tavola tenendotela al sicuro dai batteri. Ed è così che mi ringrazi?”

Gaia Preite, II C

Questo articolo è stato pubblicato il 9 aprile 2015 dalla edizione reggiana de Il Resto del Carlino in occasione del campionato di giornalismo “Cronisti in classe”. Nella pagina prodotta dalla Scuola “Leonardo da Vinci” di Reggio Emilia si parla di un interessante spettacolo e di eco consigli che saranno presto anche su questo sito.

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