FICCATELO IN TASCA, PER PIACERE

1 Marzo 2016 • Notizie 1450 • di

Spesso non si presta attenzione quando si parla di ecologia e inquinamento, non rendendoci conto i danni provocati all’ambiente con un “gesto” incivile. Ci sono abitudinari che gettano rifiuti in strada: bucce di banana, bottigliette di plastica, cicche, mozziconi di sigaretta. A casa, magari fanno la raccolta differenziata. Questi, per disinformazione o per cattiva educazione, pensano: «Puliscono gli spazzini e poi, che danno può fare la mia carta buttata a terra». Stessa cosa accade a scuola quando sporchiamo i banchi o buttiamo carte a terra dicendo: «Puliscono i bidelli, che vengono pagati per questo». Si pensa: «La Terra è così inquinata che non sarò io a creare danni». Poi ci sono i paradossi: il signore che nella pausa pranzo si gusta il suo panino vegano, quindi un salutista, e dopo lascia l’involucro di carta sulla panchina o butta a terra lo scontrino. Per modificare questi comportamenti è nato “Ficcatelo in tasca”, movimento che cerca di sensibilizzare coloro i quali lasciano rifiuti in strada. Sono 4 miliardi le tonnellate di rifiuti urbani e industriali prodotti ogni anno nel mondo. Rifiuti che se gestiti bene tramite la differenziata possono dare benefici all’ambiente e diventare una risorsa economia per la collettività. L’attenzione a questi temi diventa sempre più alta. Esistono regolamenti e ordinanze comunali che vietano e penalizzano con sanzioni pecuniarie chi è incivile e non rispetta l’ambiente. Molte, in Italia, le campagne di sensibilizzazione e d’informazioni in tal senso.
Yossra Faleh della 2 F

Questo articolo è stato pubblicato dalla edizione reggiana de Il Resto del Carlino in occasione del campionato di giornalismo “Cronisti in classe 2016”. Diversi i temi trattati nella pagina prodotta dalla Scuola “G.Galilei” di Massenzatico – Reggio Emilia.

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