Batterie ricaricabili più performanti grazie alla trasformazione del polistirolo

6 Maggio 2015 • Rifiuti, Sostenibilità 920 • di

Arriva dagli Stati Uniti una nuova tecnica di riciclaggio del polistirolo espanso per trasformarlo in micro-fogli e nanoparticelle di carbonio per gli anodi (elettrodi sui quali avviene una semireazione di ossidazione) delle batterie al litio.
In occasione del summit dell’American Chemical Society, ricercatori della Purdue University, hanno presentato i risultati del loro studio sulla trasformazione delle palline di polistirolo, in micro-fogli e nanoparticelle di carbonio.
Per realizzare l’anodo nelle batterie agli ioni di litio viene normalmente utilizzata la grafite, che secondo i ricercatori della Purdue University, nell’Indiana, nel giro di qualche anno potrà essere sostituita dal recupero delle palline di polistirolo utilizzate per gli imballaggi.
A seconda del materiale di partenza delle palline, polistirene e bio-polistirolo ottenuto dal mais, il risultato è stato micro-fogli e nanoparticelle di carbonio. In entrambi i casi si sono rivelati eccellenti anodi, con un incremento della capacità di accumulare energia di oltre il 15% e la possibilità di ottenere accumulatori in grado di immagazzinare non solo più energia, ma ricaricabili anche più velocemente rispetto alle tradizionali batterie con celle elettrolitiche. Gli anodi così ottenuti funzionano così bene che superano quelli attualmente in commercio.

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